Al piccolo Arturo Toscanini capita di ascoltare a otto anni col padre, alla Scala, la cantante Nadina Bulicioff, in una superba interpretazione dell'Aida. Appassionato della musica fin da fanciullo, a diciotto anni conosce già a memoria le partiture dei più grandi maestri. Ma quando si presenta come violoncellista alla Scala per un concorso, si lascia sopraffare dal temperamento impulsivo e arrogante, insulta la giuria e se ne va senza ottenere il posto. Approfittando di questa situazione Rossi, un impresario teatrale di provincia, propone a Toscanini di recarsi con la sua compagnia a Rio de Janeiro, per una rappresentazione, appunto, dell'Aida. Sulla nave Arturo incontra Margherita, una giovane aristocratica lombarda, decisa a farsi religiosa, al seguito di un estrosa Madre Allegri, per recare soccorso ai poveri: fra i due nasce un idillio. Giunto a Rio, Toscanini incontra Nadina Bulicioff, che, abbandonata la musica per farsi favorita dell'imperatore Pedro II, desidera ora esercitarsi, per poter di nuovo cantare nell'Aida. Si susseguono, per il giovane Toscanini, ritorni frequenti dalla Bulicioff per gli esercizi, intrecciati a incontri con Margherita e prove per l'Aida, con un Direttore d'orchestra incompetente. Toscanini viene di nuovo tradito dal suo temperamento irascibile e si allontana. Poichè la sera della prima rappresentazione dell'Aida il Direttore d'orchestra viene rifiutato dal pubblico per suggerimento della Bulicioff, si cerca febbrilmente Arturo Toscanini, l'unico ritenuto in grado di sostituirlo. La serata è un trionfo, anche la Bulicioff, fino allora schiavista, lo costringe a interrompere la rappresentazione per dichiarare di essere favorevole alla libertà per gli schiavi. Dopo questa tournée, Toscanini riparte per l'Europa.