Questa è la strana e sconvolgente storia della piantagione Manderlay. Manderlay si estende in una zona isolata da qualche parte nel profondo sud degli USA. Nel 1933 Grace (Bryce Dallas Howard) e il padre (Willem Dafoe) hanno lasciato Dogville, con l’indimenticabile verdetto di Grace: se c’è una città senza la quale il mondo sarebbe migliore è proprio quella. E hanno deciso di andare a Denver. Ma stare lontani da casa è una faccenda seria nel mondo dei gangster, i topi ballano quando il gatto non c’è. Il padre di Grace e la sua banda hanno passato tutto l’inverno alla ricerca di una nuova zona in cui stabilirsi, senza risultato, e ora, in questo primo mese di primavera, si dirigono a sud per l’ultimo tentativo. Casualmente le loro automobili si fermano in Alabama, di fronte a un grande cancello di ferro, da cui pendono una sottile catena e un lucchetto. A lato del cancello una quercia avvizzita sovrasta una lastra di granito con inciso sopra a grandi lettere Manderlay. Grace, suo padre e gli uomini, che si erano fermati per mangiare e riposare, stanno per andarsene quando una giovane donna nera inizia a correre verso la loro macchina. Bussa sul finestrino di Grace. Picchia sul vetro disperata.