La giovane americana Sheila Morris è alla ricerca di sua sorella Diana, che ha lasciato New York per seguire Melvyn Jonas, capo di una setta che predica il ritorno alla natura come unico mezzo per purificarsi dai veleni della cosiddetta civiltà. Jonas e i suoi seguaci, un'ottantina fra bianchi e neri, si sono costruiti un quasi inaccessibile rifugio nella nuova Guinea, in una zona della giungla infestata dai cannibali. Con Sheila, che l'ha convinto a seguirlo promettendogli ottantamila dollari, c'è un altro americano, Mark Butler, già disertore dalla guerra nel Vietnam. Benché abbiano perduto le loro due guide e nonostante i cannibali, Sheila e Mark riescono a ritrovare Diana. Malgrado le subdole arti e le aperte minacce di Jonas, che non tollera defezioni tra i suoi seguaci, fuggono poi con lei per tornare nel mondo normale. Diana; però, viene catturata dai cannibali, che la divorano, e la stessa fine, senza il provvidenziale intervento di alcuni elicotteri della polizia, farebbero Mark e Sheila. Vistosi perduto, intanto, Jonas ordina il suicidio collettivo dei suoi seguaci, poi scompare e di lui non si avranno più notizie.