A Hollywood Steven Phillips è un brillante e affermato scrittore di copioni cinematografici. A casa vive con la moglie Laura e le due figlie. La sua vita abbastanza regolare cambia il giorno in cui un nuovo, giovane direttore della casa di produzione lo convoca per dirgli senza mezzi termini che la sua vena creativa sembra ormai essersi esaurita. Le ultime prove non sono soddisfacenti, e pertanto Steven viene licenziato. Del tutto impreparato di fronte a questa situazione, Steven si metta alla ricerca di aiuto. Si rivolge infine al collega Jack Warrick, che gli confida di aver avuto in passato lo stesso problema. L'ispirazione se ne era andata, e lui, in preda al panico, aveva capito di aver bisogno di una musa, e ne aveva trovata una autentica, Sarah. Consiglia Steven di recarsi a sua volta da lei per ritrovare la perduta creatività. Steven all'inizio fa tutto di nascosto. Va da Sarah, si affida a lei, è costretto ad esaudire tutte le sue esose richieste, a cominciare dall'albergo in cui la Musa si trasferisce. Quando i soldi scarseggiano, Steven è costretto a confessare tutto alla moglie. Succede allora che Laura, avendo cominciato a far circolare i propri dolci, ottiene successo, e fa ottimi affari. Sarah si trasferisce a casa di loro, e le due donne diventano amiche. A Steven sembra di impazzire, ma intanto, incoraggiato, scrive un nuovo copione. Tempo dopo, chiamato dalla Paramount, riceve la notizia che il soggetto è stato subito approvato. Dietro la scrivania non c'è più il giovane della volta precedente, ma una manager appena arrivata: si chiama Catherine, ma è Sharon, la Musa.