Roma, 1973. Bruno Camillone, noto ladro, decide di fuggire all'estero. Per fare ciò gli necessita un passaporto che lo accrediti come una persona onesta. Un suo amico glielo procura: d'ora in poi lui sarà Salvatore Bruschetta. Proprio in quei giorni, però, un vero Salvatore Bruschetta attende la cartolina di leva, che giunge così a Camillone, il quale finisce in Puglia a fare il soldato, agli ordini di un sergente finto-severo. Per di più in caserma si aggira uno psichiatra pazzo che urla a squarciagola il nome di Patroclo. Bruschetta-Camillone, dopo vari tentativi di fuga falliti, si ingrazia in qualche modo superiori e amici, e sposa pure una bella barese. Finito l'anno di leva, torna a vivere a Roma, ma lo attende la vera cartolina precetto: e dove finisce? nella stessa caserma pugliese, stavolta a nome di Bruno Camillone. E ritrova, oltre al bonario sergente (che resta basito per l'esistenza di 2 sosia), lo psichiatra pazzo, che ancora cerca Patroclo con urla spaventose.