Il 23 luglio 1973 nel carcere di Fossano il giovane Horst Fantazzini, detenuto con una condanna a 22 anni, decide che è venuto il momento di tentare la fuga. L'operazione però si rivela ben presto più difficile del previsto, e Horst si vede costretto a prendere in ostaggio due agenti di custodia. A questo punto l'evasione può dirsi in pratica fallita, ma Horst non ha certo intenzione di arrendersi. Comincia così una lunga giornata, scandita dal lento trascorrere dei minuti e delle ore, lungo la quale si susseguono le trattative, le speranze, le paure degli ostaggi, l'ansia della moglie di Fantazzini, le telefonate dell'avvocato che inutilmente consiglia a Horst di arrendersi, una telefonata del padre, che rimprovera al figlio di fare il ladro senza una vera motivazione a differenza di quando lui aveva precisi obiettivi politico-sociali.