Il soldato Paolo Passeri, laureato in lettere, nonostante le diverse domande inoltrate per entrare nell'Accademia Ufficiali, è costretto ad adempiere i dodici mesi di leva nella caserma reggiana "Setvago", diretta dal cap. Asciutto. Il giovanotto, timido e naturalmente distinto, si trova a disagio con i soliti istruttori, caporali e sergenti dalla voce tonante, nonché con il branco di anziani che in breve lo gratificano di tutte le villanie possibili. Il capitano Asciutto, a sua volta, si trova alle prese con una galoppante nevrosi dovuta, oltre che alla concezione della vita militare (secondo la quale lui dovrebbe trasformare delle bambole in "uomini"), anche ai capricci e vizi della giovane moglie Rossana. Scelto Passeri come pupillo e cavia, il capitano lo brutalizza e, in tal modo, ne conquista l'amicizia. Paolo diviene il confidente del suo superiore, la spia prima, e l'amante poi, della moglie. Ma il capitano, disperato per l'abbandono da parte di Rossana, si fa uccidere da una sentinella notturna.