Happy end è un luogo, non per forza fisico come la Calais in cui è ambientato, spazio di transito per i rifugiati. In una sontuosa magione borghese la ricca famiglia Laurent, riflesso di una società votata all’egoismo e all’infelicità, vive la propria vita in modo anaffettivo e cinico, senza rendersi conto di non sapere più cosa conta veramente nella vita. Il pluripremiato regista, a distanza di cinque anni da Amour, Palma d’oro al Festival di Cannes, torna con un film attuale e tagliente, rigoroso e spiazzante, in pieno “stile Haneke”, impreziosito dalle interpretazioni di due mostri sacri del cinema francese, Isabelle Huppert e Jean- Louis Trintignant.