Sceso dal treno ove sta viaggiando con la moglie Elena, deciso a seguire "la signora del treno", Snaporaz, un uomo maturo, incauto e indifeso, si addentra nei pericolosi meandri del pluridimensionale pianeta-donna. Nel lungo viaggio che segue, il protagonista finisce per trovarsi nel bel mezzo di un albergo ove si sta svolgendo un animato e tumultuoso congresso di femministe che parlano mediante formule fisse e procedono su temi scontati che, tuttavia, Snaporaz non riesce a capire. Dopo misteriose vicende connesse con i suoi tentativi di fuga, l'uomo finisce nel castello di Katzone, un maturo santone dell'eros che vegeta in una sorta di reliquario sessuale, popolato di donne formose e provocanti, autentici simboli della donna-oggetto. Dal castello, ancora assai misteriosamente, Snaporaz finisce in un'aula di tribunale ove ritrova le femministe che lo condannano e passa in un'arena ove dovrebbero godere del suo linciaggio. Ma sale sempre pił in alto sino a che non si risveglia sul treno, davanti alla moglie.