Dopo aver fatto esplodere una fabbrica chimica russa (qui muore il collega Alec Trevelyan) l'agente James Bond si reca a Montecarlo, dove la bella e letale Xenia Onatopp, alle dipendenze di una banda mafiosa russa ruba un prototipo di elicottero sostituendosi al pilota e contribuendo, con la complicità del generale russo Ourumov, al furto del sistema satellitare ''Goldeneye'', capace di lanciare missili orbitali sul pianeta. La base missilistica di Severnaya viene espugnata, ma alla strage del personale scampa la programmatrice Natalya Simonova che, giunta a Pietroburgo, ritrova con il computer via modem Boris Grishenko, il programmatore della base, anch'esso fortuitamente scampato. Incaricato di rintracciare il sistema rubato, Bond entra in contatto con Janos attraverso un vecchio rivale, Valentin Zukovsky, e scopre che questi è il redivivo Alec, in combutta col corrotto generale Ourumov. Legato sull'elicottero insieme a Natalya, a sua volta catturata grazie a Boris, anch'esso traditore, Bond scampa all'esplosione del mezzo e viene arrestato, ma fugge di nuovo e insegue Ourumov (che ha Natalya in ostaggio) con un carro armato col quale ferma il treno blindato su cui fuggono Janos e i suoi accoliti. Scampato all'esplosione del treno, James Bond si reca nei Caraibi alla ricerca del secondo Goldeneye, celato in un lago. Anche qui Bond deve affrontare le guardie di Janos: dopo violente sparatorie e varie peripezie riesce a deviare la rotta del missile lanciato da Janos su Londra e a far precipitare quest'ultimo, dopo una violenta colluttazione, da una grande antenna parabolica con la quale dirigeva i suoi missili.