Canal Street è terra di frontiera: di qua gli italiani di Little Italy, di là i cinesi di Chinatown. Insulti, pugilati e lotte tra piccole bande di teppistelli, molto spesso (anche perché ormai i cinesi stanno dilagando avendo comprato pizzerie e drogherie abruzzesi e siciliane). I grossi boss, però, dell'una e dell'altra parte operano ormai in altre zone e per interessi ben altrimenti rilevanti e sono perfettamente d'accordo nel tenere a freno i balordi di mezza tacca. Sfortunatamente, una sera Tony, un giovincello figlio di una vedova italiana, incontra in discoteca Tyan, una graziosa cinesina, che ha un fratello, capo di una gang, rigidissimo in fatto di razza. Quel matrimonio non s'ha da fare. Anche Tony ha un fratello maggiore - Alby - e così la guerriglia comincia, con violenze, attentati, incursioni e sfide. Invano i boss richiamano all'ordine i contendenti: ai bordi di Canal Street non vi è pace. Nella sparatoria conclusiva, Tony e Tyan resteranno uccisi.