Washington, 1981. Phillip ed Elizabeth Jennings sono due agenti segreti del KGB, membri del direttorato "S", che riunisce le spie russe sotto copertura, illegalmente, all'estero. Nati, cresciuti e addestrati nell'Unione Sovietica, quindici anni prima – quando ancora non si conoscevano – furono mandati in incognito negli Stati Uniti con l'ordine di spacciarsi per una giovane coppia sposata di americani. Nonostante il loro matrimonio – durante il quale hanno anche avuto due figli – sia solo una farsa, col passare del tempo hanno iniziato a maturare reciprocamente dei sentimenti reali, che vengono però messi alla prova dagli sviluppi della guerra fredda e dai rapporti che devono mantenere coi rispettivi superiori, i quali pretendono interventi sempre più rischiosi pur di riuscire ad acquisire il maggior numero d'informazioni possibile sul nemico. A complicare ulteriormente la loro copertura e i rispettivi rapporti ci si mette anche il fatto che i figli – ignari della vera identità dei genitori – stanno crescendo come due perfetti americani, vicini ai valori di quel capitalismo che invece la coppia è chiamata a combattere. Phillip, inoltre, dopo tanti anni vissuti negli Stati Uniti inizia a sentirsi ogni giorno più distante dai princìpi della missione accettata quindici anni prima, al contrario di Elizabeth ancora fortemente sostenitrice della causa comunista.