Orlanda la napoletana, Liuccia Bonuccia, Milù, Blu Blu, Veronica, sono alcune delle prostitute reperibili nei luoghi più degradati di Palermo o ospitali nelle loro tane nei vicoli. Qualcuna con il bambino in orfanotrofio e più sfrontata e disperata delle altre con tanto di "protettore" a far da avvoltoio, pronte ad amplessi rapidi e a prestazioni con ignoti, giovani o anziani che siano. Orlanda trova in un extracomunitario affetto e gentilezza; poi costui le ammazza con un candeliere il "protettore" violento. C'è anche un altro morto, è un anziano intellettuale e lo uccide il giovane Maurizio che regolarmente lo frequenta a domicilio, vanamente in cerca di denaro. Si alternano turpitudini e botte, patteggiamenti sulle tariffe; in un triste Natale un panettone con champagne viene offerto da un "protettore" in vena di generosità: con una piccola pausa ritmata da una patetica canzone ispirata all'amore, intonate dalle "buttane". Ma nulla cambia nell'automatismo dei gesti, nella sguaiataggine focosa dei clienti e nei destini delle sciagurate a pagamento.