Il direttore (E. Meyer) di un carcere – in cui è esplosa una rivolta capeggiata da Dunn (N. Brand) – è disponibile a trattare in presenza della stampa perché da anni invocava una riforma carceraria. Il rappresentante del governo (F. Faylen) inviato sul posto, invece, vuole reprimere duramente. Il governatore accetta le richieste dei rivoltosi. La situazione si normalizza, ma il direttore è trasferito. Ispirato ai gravi disordini che nel 1952 misero a soqquadro trentacinque carceri in USA, interamente girato nel penitenziario di Folsom, con l'utilizzo di detenuti veri come comparse, è il più bel film carcerario degli anni '50: una pagina di giornalismo d'alta classe, una requisitoria precisa e violenta, un rapporto senza una sbavatura né una digressione.