Uno straordinario Giobbe Covatta in un divertentissimo spettacolo teatrale. In cui c'è un gioco il MonoPOLE Pole tra nord e sud del mondo. Puro divertimento e risate a non finire. E’ un monologo ben collaudato, ma che lascia ampio spazio all’improvvisazione e alla visione comica e imprevedibile tipica del comico spezzino. Le battute si susseguono incalzanti, abbracciando tutti gli aspetti della vita, ma soprattutto i rapporti con l’altro sesso, tanto desiderati, ma mai ottenuti. E' un irresistibile monologo che ha riscontrato un grandissimo successo di pubblico e di critica, che coinvolge spettatori di ogni età, giovani, adulti e famiglie, dove Max Giusti analizza gli aspetti più comici della globalizzazione e le reazioni del comune cittadino alle prese con '' l'acquagym'' , lo '' spinning'' e la '' new technology''.Una caricatura dell'uomo del XXI secolo che necessariamente si deve confrontare con i nuovi modelli di vita nati dall'integrazione delle diverse culture, come il '' romano de Roma'' che si proclama buddista, '' ascolta musica araba di Kaled, mangia da Mc Donald's e va a ballare salsa e merengue''. Nel suo spettacolo “Era meglio da piccoli” (due ore esilaranti), suscita ‘consapevoli' dissensi tra le donne, ma allo stesso tempo, riceve altrettanto consapevoli consensi tra gli uomini presenti. Non si può dubitare che anche gli (uomini) assenti concorderebbero con le sue appassionate e realistiche (a dir suo) tesi.