Nel 1930 ad Alessandria d’Egitto gli inglesi stanno per cedere il potere alla maggioranza locale, musulmana. La bella Justine, cristiano copta, usa generosamente le armi della seduzione per la causa politica dei suoi correligionari. Da un romanzo di Lawrence Durrell, un melodramma esotico che Cukor riesce a trasformarlo in un gioco ipnotico e morboso, sfruttando anche i mutati costumi del pubblico. Raffinata direzione d’attori.