Gustoso thriller con protagonista traumatizzata nell'infanzia. Buona l'idea di giocare sul travestimento e sullo scambio di persona, e di ambientare quasi tutta la seconda parte in uno spazio ristretto, per fuggire dal quale la ragazza dovrà aguzzare l'ingegno. Ci sono colori forti, il pomello di gomma della porta che rimbalza per le scale, la Stone che si avvicina al letto dell'architetto assassinato, le inquietanti marionette, bambole parlanti e un flashback del trauma infantile della Stone. Questo piccolo gioiellino ha sorpreso non poco, un piccolo cult.