A Portorico Henry, maturo avvocato di grande successo, ha trovato giorni prima in un parco il cadavere di Sue Ellen, una ragazzina di 13 anni. Quasi nello stesso periodo, una coetanea dodicenne, Pauline, è stata rinvenuta morta in una discarica. Una sera, mentre si sta recando ad una cena dove dovrà tenere un discorso, Henry riceve l'invito a presentarsi al commissariato. Qui c'è Victor, il poliziotto incaricato delle indagini, suo amico di vecchia data. Henry pensa ad un colloquio rapido, ma Victor non ha alcuna intenzione di lasciarlo andare: crede di aver trovato il movente dei delitti e comincia ad incalzare l'avvocato con domande sempre più circostanziate. Alcune riguardano il suo rapporto con Chantal, la bellissima moglie molto più giovane, che intanto lo aspetta alla cena. Messo alle strette, Henry confessa che lui e la moglie vivono e dormono ormai da tempo separati, che lui frequenta donne di strada di basso livello, che subisce il fascino delle giovani ragazze. Insospettita dal ritardo, Chantal arriva al commissariato e Victor la interroga sui rapporti tra Henry e la sorella di lei, che ha una figlia adolescente. Henry continua a proclamarsi innocente, cosicché Victor predispone una perquisizione nella sua casa. La visita sembra senza esito, ma Chantal fa trovare ai poliziotti numerose foto di bambine e giovani ragazze scattate dal marito. Allora Henry rinuncia a difendersi e ammette di essere il colpevole degli omicidi. Quando sta raccontando i fatti, arriva un agente e dice che il serial killer è stato preso: si tratta di uno squilibrato ben conosciuto. Henry è innocente, Victor lo lascia andare. Ma fuori si lanciano sguardi pieni di dubbi e interrogativi.