Dopo aver dato incessantemente la caccia, per otto anni, ad un serial killer, l'agente dell'FBI Joel Campbell, in preda ad un forte esaurimento nervoso, si dimette dal Bureau e si trasferisce da Los Angeles a Chicago. L'omicidio di una giovane lo riconduce sulle tracce del killer Griffin, lo psicopatico che ha invano inseguito nelle strade di Los Angeles. Griffin intende trascinare l'ex 'Federale' in un nuovo gioco del gatto con il topo: Campbell, invece, sa di essere uno dei pochi in grado di fermare la furia omicida. TRAMA LUNGA Da Los Angeles il poliziotto Jack Campbell si è trasferito a Chicago: è in una fase di forte esaurimento, e a poco sembrano giovargli le sedute dalla psicologa Polly. Quando in città alcune ragazze vengono uccise con meticolosa cura dei particolari, Jack capisce che i delitti sono opera di Griffin, un serial killer nei confronti del quale, dai tempi di Los Angeles, è cominciata una sorta di caccia disperata, con l'omicida che si diverte a preannunciare la prossima vittima e con Jack che non riesce ad arrivare in tempo. Così infatti accade di nuovo. Campbell riceve per posta due foto di ragazze da uccidere e, per telefono, Griffin dice che gli concede un giorno per intervenire. Campbell lo insegue sui tetti, ma il killer riesce a fuggire, e il poliziotto è ricoverato in ospedale. Quando arriva una terza foto, i due riescono finalmente ad incontrarsi in un cimitero. Campbell porta Griffin da Polly, che però cade nelle mani del killer. Con l'arrivo della polizia, e nella colluttazione che segue, il palazzo va a fuoco, Campbell e Polly si buttano a mare, Griffin muore.