A Brescello, ove sindaco è Peppone e parroco Don Camillo, si sta organizzando un gemellaggio con Brezwyscewski, un paesetto della campagna russa. Al battagliero parroco l'iniziativa non garba e pensa di contrastarla utilizzando a scopo propagandistico due profughi russi che fa ospitare di cascina in cascina. Ma l'espediente perde ogni valore quando si viene a scoprire che si tratta di due italianissimi lestofanti. Il gemellaggio è deciso e Peppone compone il drappello di "compagni" che si recherà in Russia per le celebrazioni. Minacciando il sindaco di rendere pubblica una certa sua scappatella sentimentale, Don Camillo lo costringe ad inserire il nome del parroco nella lista dei partenti sotto un nome fittizio. Don Camillo è, naturalmente, l'ospite piu' irrequieto perchè non puo' cessare di compiere in ogni situazione la propria missione sacerdotale; celebra la Messa, ridà energia e coraggio ad un pope russo, guida verso il matrimonio l'amore di un partecipante al viaggio nei confronti della ragazza russa che funge da interprete. Ma Peppone si vendicherà facendosi ammettere, vestito da monsignore, in una crociera di giovani sacerdoti che Don Camillo, tornato a Brescello, avrà l'incarico di accompagnare negli Stati Uniti.