Nel preparare la composizione della giuria per il processo al boss Louie Boffano, accusato di omicidio, l'autorità giudiziaria vi ha anche incluso una madre single, Annie Laird, che vive insieme al figlio dodicenne Oliver, scolpendo nel legno strane scatole-sorpresa. Proprio per le sue doti determinate che la mafia di New York ha deciso di plagiarla avvalendosi della collaborazione esterna di un individuo chiamato il "Maestro", esperto in mille artifizi tecnici, intelligente e piacente. Se Boffano vuole uscirne libero da ogni accusa, gli occorre in seno alla giuria un elemento persuasore e forte (un altro a lui favorevole è già stato inserito). Annie, costantemente pedinata da Eddie (l'autista del boss mafioso), accattivante quanto infaticabile, è stata a lungo studiata e valutata dal misterioso "Maestro", che comincia con l'acquistare dalla donna alcuni suoi lavori scolpiti. Presto segue il resto (pressioni psicologiche ed amorose) e infine il ricatto odioso: Oliver verrà sequestrato e ucciso se lei per Boffano dovesse votare colpevole. La pressione esercitata dal "Maestro" è fortissima e il terrore si impadronisce di lei dopo l'uccisione della sua amica Juliet da parte del "Maestro". Per cui, pur di salvare Oliver e se stessa, in una motivata dichiarazione (in realtà le prove a carico sono esilissime, se non inesistenti) la donna semina dubbi nei membri della giuria, sicché Boffano finisce per essere rilasciato. Dopo il processo Annie riesce a comunicare a Boffano che il "Maestro" intende tradirlo. Questi ormai urtatosi con il boss lo incontra in luogo desolato dove riesce ad ucciderlo insieme ai suoi accoliti. Indi il "Maestro" per vendicarsi di Annie (trasferitasi con il figlio in Guatemala) riesce a localizzarla inseguendo Oliver nel corso di una festa folcloristica dentro un antico tempio Maia, ma viene ferito da alcuni mercenari. Sopraggiunge Annie che riesce ad impadronirsi della pistola del "Maestro". Questi, recuperata un'altra pistola, nel tentativo di ucciderla viene ucciso da Annie.