A New York, Melvin Udall, scrittore di romanzi sentimentali, soffre di disturbi di tipo ossessivo e maniacale. Si diverte ad insultare, offendere, ferire gli altri che reagiscono con durezza. Di fronte al suo appartamento abita Simon, pittore di talento, stella del momento nel panorama artistico newyorchese, gay dichiarato e vittima delle malignità del dirimpettaio. Tutti i giorni Melvin fa colazione in un ristorante, dove l'unica cameriera che sopporta le sue battute è Carol, una ragazza madre con un figlio che soffre di asma cronica. Un giorno Simon si porta a casa un giovane modello per un ritratto ma questi fa entrare alcuni amici che sfasciano tutto, rubano e picchiano duramente il pittore. Mentre è in ospedale, Melvin accetta di fare da padrone a Verdell, il cagnolino di Simon: i due diventano stranamente amici. Poi Melvin viene a sapere della malattia del figlio di Carol: manda a casa della donna un medico, marito della sua editrice, che gli prescrive cure rigorose e di grande efficacia. Imbarazzata, Carol dice a Melvin di non voler avere rapporti con lui. Intanto, appena guarito ma senza soldi e con lo sfratto incombente, Simon decide di andare a fare visita ai genitori. Nel viaggio in macchina, lo accompagnano Melvin e Carol. Soli a cena, Melvin riesce quasi ad essere gentile con Carol, ma qualcosa alla fine lo frena e Carol lo lascia indignata. Simon intanto ha ritrovato la voglia di dipingere, rinuncia ad incontrare i genitori, torna a New York e qui Melvin gli annuncia di volerlo ospitare a casa sua, dove gli ha preparato una stanza. Ora è Simon a spingere Melvin, lo esorta a non rinunciare e ad andare a casa di Carol. Così in piena notte, Melvin suona il campanello. Carol esce, finalmente i due si spiegano, si dichiarano, capiscono le difficoltà reciproche, ma decidono di provare a vivere insieme.