Nel 1977 si svolse a Wisbech un leggendario festival di rock, che vide gli Strange Fruit, banda inglese, tra i protagonisti più acclamati. Oggi, vent'anni dopo: gli Strange Fruit si sono sciolti da tempo in modo violento e chiacchierato, e i vari componenti si sono divisi, precipitando nella mediocrità e nella povertà. Un giorno Tony, ex tastierista della band, si presenta a casa di Karen, un tempo assistente del gruppo, oggi quarantenne separata con una figlia adolescente, e le espone il folle piano di riunire il complesso per partecipare al festival di Wisbech del 1998. L'idea viene approvata. Si comincia a contattare Beano, batterista, che vive in un roulotte nel giardino della madre; poi Ray, il cantante vanesio, che vive con la seconda moglie svedese che lo controlla in tutto; quindi Les, che è sposato e si occupa di riparazione di tetti. Hughie infine considera l'idea con cinismo ma si lascia trascinare in virtù dell'affetto passato. L'unico a mancare all'appello è Brian, chitarrista e vera stella: è morto, e Karen, legata a lui da dolci ricordi, lo apprende solo ora con sgomento. Viene sostituito con il giovane Luke. Così ricostituito, il gruppo affronta una tournee di preparazione nella profonda provincia olandese. Ma a mano a mano che gli spettacoli si succedono, tutti i risentimenti e le paranoie di un tempo si riaffacciano con la stessa intensità. Schiacciato dal riemergere dei contrasti, il gruppo sta per rinunciare. Sulla tomba del fratello, viene individuato un biglietto di Brian, dal quale si intuisce che è vivo. Karen lo ritrova nell'ospedale dove lavora e lo convince a rientrare ma, alla conferenza stampa di presentazione, accusa un malore non vuole più cantare. Gli amici, quando è il loro momento al festival, cantano una canzone melodica di Brian. Il successo è grande. Ed ora come faranno - dice la voce fuori campo - a rinunciare di nuovo a tutto questo?