Londra, 1912. A casa Winslow avviene l'incontro tra il capofamiglia Arthur e John Watherstone, l'uomo che sposerà Catherine, figlia di Arthur e sostenitrice del movimento delle suffragette. A casa ci sono anche la moglie di Arthur, Grace, il figlio maggiore Dickie e Desmond, avvocato di famiglia. Ma Arthur scopre che c'è anche, e imprevedibilmente, l'ultimo figlio, l'adolescente Ronnie, tornato, dice il padre, prima del previsto rispetto alle vacanze di Natale, dal Collegio della Marina, dove è cadetto. In realtà Ronnie non è tornato: è stato rimandato a casa, espulso con l'accusa di avere rubato un vaglia postale di 5 scellini appartenente ad un altro cadetto. Dopo aver avuto dal figlio la conferma della non colpevolezza, Arthur decide di scoprire la verità e si rivolge a sir Robert Morton, celebre e stimato avvocato. Se è vero che la Marina Militare e la Corona non possono essere citati in giudizio perché infallibili, Morton sa che il caso potrà essere discusso in tribunale se il ministro della Giustizia avanza una richiesta di grazia. Così si procede, tra dubbi e timori. A Catherine non piace che Morton sia un dichiarato oppositore del voto alle donne e, quando il Parlamento decide di sostenere la petizione, Morton esprime la propria soddisfazione a Catherine. Il clamore suscitato dal caso si allarga, e allora John rompe il fidanzamento, mentre la salute di Arthur peggiora, e Desmond chiede a Catherine di sposarlo. Catherine sta quasi per accettare, ma stavolta è il padre a scoraggiarla. Molti dubbi assillano l'intera famiglia Winslow, quando arriva la notizia che la corte ha deciso per l'annullamento dell'accusa contro Ronnie. Arthur è molto contento. Mentre sta per allontanarsi, Morton scambia alcune battute con Catherine, che gli risponde a tono. Forse i due si incontreranno di nuovo.