La trentacinquenne Selena St. George, affermata giornalista di New York, deve tornare nel natio Maine per incontrare la madre, Dolores Claiborne, sospettata per l'omicidio di Vera Donovan, l'anziana e ricca signora che assisteva da anni. Tutto sembra contro di lei: le circostanze; il portalettere che entrando l'ha trovata con un mattarello in mano china sulla defunta; il testamento a suo favore che è determinante per l'irriducibile investigatore John Mackey, che vent'anni prima ha tentato invano di farla incriminare per la morte del marito Joe St. George. Difficile la convivenza tra la figlia dura e chiusa e la madre che è invece vissuta solo per lei, come riemerge dai ricordi, col marito ubriacone che la picchiava e che molestava la giovane figlia. Dolores ricorda anche quando venne assunta dall'altezzosa Vera, rimasta presto vedova, che l'ha voluta stabilmente in casa. Le umiliazioni, il freddo; le mani screpolate: tutto Dolores ha sopportato per risparmaire e far studiare la figlia. Quando però scopre che Joe le ha rubato tutti i risparmi, crolla e si confida con Vera, che al sentire che oltretutto l'uomo insidia la piccola, spinge la donna ad eliminarlo, cosa che Dolores fa approfittando dell'eclissi che polarizza l'attenzione di tutti facendo precipitare Joe in un pozzo seminascosto dalle erbe. Selena ha conscientemente sepolto l'atroce ricordo delle attenzioni morbose del padre nei suoi riguardi, e quando lo realizza, torna a difendere la madre che davanti al giudice sembra quasi voler espiare il delitto, reale, del passato con quello presunto di oggi. Vera in realtà si è suicidata e Selena dimostra la sostanziale inconsistenza delle prove addotte da Mackey e lascia la madre con una nuova consapevolezza del suo rapporto con la donna che ha sacrificato tutta la vita per lei.