Avrebbe mai potuto essere realizzato un sequel degno della miniserie più seguita di tutti i tempi? “Per noi la prima serie era andata talmente bene” ha detto Alex Haley “che pensavamo di dover lasciare le cose così com’erano”. Ma Haley ha cominciato a portarsi dietro un registratore, dettando altri racconti sulla sua famiglia mano a mano che gli tornavano alla memoria. Questi ricordi si sono poi trasformati in 1.000 pagine di trascrizioni: materiale grezzo per Roots II: le nuove generazioni. Vincitore dell’ Emmy® come miglior miniserie, questo sequel di uno storico evento televisivo – con 53 star e altri 235 attori – “è per molti aspetti un risultato ancora più significativo”, ha scritto Newsweek paragonandolo a Roots (Radici). Anche oggi non ha perso neanche un po’ della sua carica drammatica ed emotiva e della sua capacità di spingerci ad esaminare la storia e noi stessi. La famiglia di un uomo resta la famiglia di tutti!