Dopo intere nottate in treno, William Blake, un giovane di Cleveland, arriva a Machine, un tetro e sinistro villaggio, dove è stato assunto come contabile. Ma uno strambo boss del luogo, John Dickinson, ritenendo tardivo l'arrivo, lo caccia via puntandogli il fucile addosso. Una prostituta uscita da un locale, ospita William a casa sua: qui giunge l'amante Charlie, figlio del boss, che la uccide e poi spara a William Blake, ferendolo gravemente al petto, restando però ucciso. Contro Blake (curiosamente omonimo del famoso letterato inglese) Dickinson pone una grossa taglia, ingaggiando tre figuri che si mettono sulle sue piste: il truce Cole Wilson (di cui si dice che abbia violentato i genitori e se ne sia poi cibato); il giovane Johnny Pickett e Salli Jenko (il terzo compare). Nella boscaglia fitta e immensa lo sfortunato contabile viene trovato da "Nessuno", un indiano grasso e saggio, che lo sfama, lo cura alla meglio con le erbe e lo porta con sé. In poche ore Blake è già in piena avventura: l'indiano gli propina pensieri di antica saggezza, tracciando in aria i suoi misteriosi segni. Sempre braccato dai killer (perché l'entità delle taglie del "wanted" viene gradualmente alzata), in un ambiente così selvaggio e pauroso, Cleveland sembra al ferito una metropoli e un paradiso (mentre a Machine l'unica attività è quella della fabbricazione delle bare). Ma l'indiano ha un suo piano: egli crede che l'uomo sia il letterato William Blake reincarnato e dunque è necessario rinviarlo là dove sta il Grande Spirito. La coppia avanza tra sceriffi (che saranno presi a fucilate), un ambiguo e loquace predicatore, che nella baracca di una radura spaccia tabacco, wisky e proiettili, nonché gli accaniti tre killer (due dei quali sono stati nel frattempo eliminati da Cole, il più micidiale e antropofago), mentre Blake viene alimentato da bocconcini di allucinogeni datigli da "Nessuno". Giunti al villaggio di "Nessuno", questi sistemato William su di una canoa, spinge il moribondo Blake verso il mare, dove vita e morte si confondono.