Callimaco, fiorentino di ricca famiglia, dalla Francia, ove dissipa il suo tempo in compagnia di giovani scioperati e gaudenti, ritorna a Firenze, attiratovi dalla fama dell'avvenenza di Lucrezia: onestissima moglie del notaio Nicia Calfucci. Da Ligurio, uno scroccatore di pranzi, abituale frequentatore di casa Calfucci, Callimaco viene a sapere che il notaio, preoccupato per la mancanza di un erede, va sperimentando ogni rimedio per guarire la presunta sterilità della moglie. Dopo qualche inutile tentativo di Callimaco per avvicinare la virtuosa Luerezia, Ligurio, per denaro, gli propone un audace piano che viene subito attuato. Il giovane patrizio, fingendosi un esperto medico francese, convince Nicia a propinare alla moglie un pericoloso e potente infuso a base di mandragola, che elimina la sterilità - egli assicura - ma molto spesso provoca la morte del primo uomo che s'accosti alla donna che l'ha sorbita. Il notaio, famoso per la sua credulità, accetta l'esperimento e consente che un vagabondo, preso a caso nelle vie della città, finisca nel letto della moglie per neutralizzare a proprie spese l'effetto della mandragola. Intanto Ligurio ricorre a Timoteo, un frate corrotto, perchè convinca Lucrezia della liceità dell'esperimento. Naturalmente tutto viene combinato in modo che il vagabondo sia Callimaco e il raggiro riesce tanto bene che Lucrezia, gettata alle ortiche la propria onestà, non solo si concederà a Callimaco, ma lo eleggerà a proprio stabile amante.