La più bella avventura della serie, diretta da Leonard Nimoy. Racconta Leonard Nimoy, il popolare Spock della serie Star Trek (che negli anni è poi diventato anche un abile regista), che quando verso la metà degli anni ‘60 gli proposero di interpretare il vulcaniano di Star Trek, lui, che aveva una grande passione per la regia (aveva anche diretto un episodio della serie TV Mission Impossible), chiese subito di poter dirigere qualche episodio. “Mettiti le orecchie a punta e vai a recitare!” gli risposero... Questo divertente episodio è raccontato da Nimoy nell’interessante “Dietro le quinte”, negli Extra del DVD di Star Trek IV - Rotta verso la terra, che è stato il secondo film della serie diretto appunto da Nimoy (prima c’era stato Star Trek III - Alla ricerca di Spock). C’è da riconoscere che di tutta la serie questo episodio è forse il più divertente, anche per il contrasto dei personaggi della saga con la contemporaneità in cui si ritrovano catapultati. In un disperato tentativo di salvare l’umanità dalla completa distruzione, gli eroi dell’Enterprise viaggeranno indietro nel tempo, fino a ritrovarsi nella caotica San Francisco del 1986, dove dopo un’iniziale difficoltà di ambientamento, riusciranno a compiere un’impresa davvero originale: far viaggiare nel tempo con loro due balene. Tutto il film è un continuo confronto tra la razionalità, la logica del vulcaniano Nimoy, con l’irrazionalità degli umani, assurda ed esasperata fino al punto che lo stesso Spock ne rimarrà in qualche modo affascinato. Pieno di battute e di gag sulle stranezze degli umani (l’approccio particolare al linguaggio scurrile di Spock in città, ad esempio), Rotta verso la terra ci mostra un’epoca così vicina (il 1986) eppure già lontanissima da oggi. A proposito di computer, si vede il mitico “Classic” della Apple, che oggi è nei musei, mentre un trillo al ristorante (la radio di Kirk) lascia ancora stupiti tutti e viene preso per un cercapersone (i cellulari non esistono!!!). Rivisto oggi, il viaggio nel tempo è dunque doppio: degli eroi di Star Trek e del pubblico che si rivede come era solo quindici anni fa... Nimoy punta assai più sul tono divertente che non su quello del cinema d’azione classico ed il ritmo del film assomiglia più a quello di una commedia che non a quello di un film di fantascienza. Non mancano i momenti di spettacolarità visiva, le astronavi, gli atterraggi, e gli effetti speciali sono sempre di gran classe, ma questo “tocco nimoyano” conferisce a Rotta verso la terra un’aria nuova e più leggera, che scaccia per una volta alcune pesantezze e ripetitività. Quanto al DVD, detto del trailer originale, ricordiamo che il film è presentato in Dolby Surround nella versione italiana (in 5.1 quella inglese) con una ricca dotazione di lingue e sottotitoli. Nel “Dietro le quinte”, è lo stesso Nimoy ad illustrare e spiegare l’importanza del formato 2.35:1, rispettato qui dall’anamorfico, che consente di vedere tutto il fotogramma (e, con felicità del regista, tutti i protagonisti da lui ripresi nella stessa inquadratura).