Dopo l'8 settembre 1943, a seguito dell'armistizio firmato dal Re Vittorio Emanuele III con le forze alleate, ai 50.000 prigionieri di guerra italiani negli Stati Uniti fu chiesto di conformarsi alla decisione del Re. Chi rifiutò fu internato nel campo di punizione Hereford nel Texas. Sei mesi dopo la fine del conflitto Luigi Manin è ancora internato lì e nonostante tutto ha conservato la sua gioia di vivere. Quando viene riacciuffato dopo un'evasione di qualche giorno è riportato al campo che nel frattempo è stato evacuato. In attesa che arrivi una pattuglia a rilevarlo, resterà solo a battersi in un ultimo decisivo, tragico scontro con Gartner, il colonnello comandante del campo.