Durante la II Guerra Mondiale, cinque generali delle forze alleate cadono prigionieri degli italiani e vengono tenuti rinchiusi in un castello in Veneto, di proprietà della contessa di Montefiore. I cinque illustri prigionieri sono blandamente sorvegliati dagli alpini del colonnello Ferrucci, che li tratta più come ospiti che come prigionieri, ma pianificare una fuga è pressoché impossibile, visto che nessuno dei generali è disposto a prendere ordini da uno degli altri compagni di sventura. Le giornate scorrono in maniera piacevole e i desideri di fuga vengono ben presto abbandonati. Il comando alleato, a cui tale comportamento pare assai poco dignitoso, decide di inviare il soldato semplice Harry Frigg, specialista in evasioni, per favorire la fuga dei generali, nominandolo temporaneamente generale a due stelle. Dopo essersi fatto catturare, Frigg entra nelle grazie della contessa e dopo aver spronato gli altri alla fuga, cerca poi con una serie di scuse di rinviare l'evasione. Quando finalmente il giorno della fuga è stabilito, il colonnello Ferrucci viene nominato generale e Frigg e gli altri, che non vogliono mancare alla festa in suo onore, sono costretti a rinviare per l'ennesima volta. Ma con l'improvviso armistizio i tedeschi prendono il posto degli italiani e tutti, Ferrucci compreso, finiscono in un sorvegliatissimo campo di concentramento. Frigg svela la sua identità e il suo valore: gettato lo scompiglio tra le guardie del campo, tira fuori travestiti da tedeschi i cinque generali e Ferrucci. Promosso sergente maggiore, a guerra terminata, Frigg ritorna al castello e sposa la contessa.