Alexandre O. Philippe indaga i legami tra Il mago di Oz (1943) di Victor Fleming e l’universo inquietante e fiabesco di David Lynch, ritrovando l’influenza del primo non solo dove è più evidente (Cuore selvaggio, Twin Peaks – Il ritorno), ma anche dove è più sottile e a volte profonda: da The Elephant Man a Mulholland Drive e Lost Highway. In sei capitoli, accompagnati da guide come John Waters, Rodney Asher (l’autore di Room 237), Karyn Kusama (Jennifer’s Body, Destroyer) e David Lowery (l’imminente Peter Pan & Wendy della Disney), Philippe ci conduce in un viaggio nell’immaginario americano tra i suoi sogni e le sue paure ricorrenti. E attinge, con una libertà mai concessa prima, ai film di Lynch, creando accostamenti illuminanti.