A Mégève, in Francia, la piccola Nicole viene uccisa mentre gioca sulla neve; la governante, Ginevra Storelli, si trasferisce a Venezia: il caso viene archiviato. Quattro anni dopo, nel 1972, un'altra bambina, Roberta, da poco giunta a Venezia, proveniente da Amsterdam, dove viveva con la madre Elizabeth, viene trovata uccisa. Il padre, lo scultore Franco Serpieri, comincia da solo a cercare il responsabile della morte di Roberta, avendo scarsa fiducia nell'azione del commissario De Donato. Analogie con la precedente morte di un'altra bambina lo spingono verso persone che conosce ma che non frequenta: il mercante Serafian; una sua amica, Ginevra Storelli; l'amante di questa, Filippo Venier; lo storpio figlioccio di Serafian; un avvocato equivoco, Bonaiuti. Le indagini non provocano altro che la morte di quasi tutti i personaggi sospetti, e mettono in pericolo la vita degli stessi coniugi Serpieri (Elizabeth è nel frattempo arrivata a Venezia). Lo scultore poi scopre che l'assassino è un sacerdote, padre James, che mediante le azioni delittuose intendeva "vendicarsi" dell'attività di prostituta della madre, e impedire che delle bambine potessero crescere nel vizio.