Il principe Rodolfo d'Asburgo è stato ucciso dalle guardie imperiali inviate da Francesco Giuseppe al termine di un'orgia sfrenata. In una villa sontuosa circondata da un vasto parco l'erede al trono imperiale trascorre l'estate contestando il vecchio imperatore nell'unico modo che gli è congeniale: lo sberleffo, l'imprecazione e soprattutto l'orgia. Circondato prima dalla ristretta cerchia della propria corte (fra cui l'amante ermafrodita e la governante oscena), poi dai giovani dell'aristocrazia, una compagnia di attori e un gruppo di campagnoli, scatena una sarabanda sessuale condita di tutte le turpitudini e deviazioni. Respinte le ripetute rampogne e gli ultimatum del padre, fatto sodomizzare il generale che ne è latore, il delfino e i suoi intimi vengono sterminati dalla polizia imperiale. La versione ufficiale è: suicidio.