Il piccolo D'Artagnan assiste alla uccisione violenta dei genitori da parte del perfido Febre, capitano mercenario al soldo del cardinale Richelieu. Cresciuto, avendo a fianco il fido e prezioso Planchet, D'Artagnan arriva a Parigi, incontra Aramis e Porthos e, dopo qualche diffidenza, riesce ad accreditarsi come figlio di un vecchio moschettiere del Re brutalmente ucciso anni prima. Intanto il messo spagnolo che sta arrivando per recarsi dal Re, viene eliminato dagli scagnozzi di Febre, ma i moschettieri sono fermi per disposizione di Richelieu. Quando Lord Buckingam è segnalato in arrivo da Londra per evitare la possibile guerra tra Francia e Inghilterra, Richelieu ritiene opportuno eliminarlo e lo dice a Febre. Quest'ultimo però mette in atto misure di follia estrema, di fronte alle quali il cardinale ha dei timori e ordina di fermarlo. Troppo tardi però, perché quando l'inglese arriva viene deviato in altra sede, dopoché Francesca, damigella della regina e innamorata di D'Artagnan, è stata fatta prigioniera. D'Artagnan si dirige da solo verso il castello dei prigionieri, ma quando è sotto le mura anche gli altri tre lo raggiungono insieme a molti uomini. Alla resa dei conti, Febre spara per uccidere la regina ma Francesca si oppone e riceve il colpo. Febre e D'Artagnan ingaggiano allora un duello serrato, al termine del quale Febre muore. Il re e la regina ricevono con tutti gli onori i quattro moschettieri, e Francesca sorride felice.