Nella primavera del 1940 l'esercito francese è travolto dalle armate di Hitler; lunghe file di prigionieri francesi sono avviate in Germania: sul ponte che attraversa il Reno si incontrano per caso due francesi tra loro molto diversi per condizione ed idee: Jean Durrieu è un brillante giornalista, convinto interventista, Roger Balland è un pasticcere, uomo senza ambizioni. I due vengono mandati in una fattoria e mentre Roger fa amicizia coi proprietari, Jean non pensa che a fuggire. E mentre quest'ultimo ripara in Inghilterra, Roger s'adatta sempre meglio alla vita del paesetto tedesco, dove l'esistenza si fa sempre più dura, ma tutti gli sono amici; Anzi egli è divenuto per Helga, una ragazza rimasta sola, l'unico sostegno ed aiuto. A Parigi, dopo la liberazione, la vita ha ripreso un ritmo normale: Jean è di nuovo accanto a Florence ed è divenuto il direttore del suo giornale. La situazione si fa per lui difficile quando si scopre che Florence è stata una spia dei tedeschi. Jean decide di dare le dimissioni per rimanerle accanto, ma ella s'allontana spontaneamente: teme troppo la povertà. Anche Roger ritorna a Parigi; ma sua moglie non gli dimostra alcun affetto; egli decide allora di ritornare in quello sperduto villaggio tedesco, dove per la prima volta nella sua vita ha sentito di essere utile a qualcuno.