E' la storia della carriera di Lenny Bruce, ebreo americano, artista fantasista, contestatore e satirico. Nel 1951 debutta a Baltimora ma lo si considera fiacco, dalle battute scontate e superate. Nel medesimo periodo incontra casualmente Hot Honey Harlow, una spogliarellista, e la sposa. Pressato dalla necessità di incontrare il grosso pubblico, ispirato da una spiccata sensibilità e da un umore caustico, egli finisce per farsi un nome aggredendo il pubblico e servendosi di un vocabolario greve, noto a tutti, ma proibito dal comune senso del pudore. Mentre Honey si trova all'ospedale per un incidente di macchina, Lenny mette a frutto il suo "sistema" e lo carica sempre di più, nonostante gli ammonimenti dei collaboratori. Divorziato dalla moglie, come la stessa colpito ripetutamente dai tribunali per uso di stupefacenti e per la natura scandalistica dei suoi spettacoli, Lenny usufruisce della conseguente notorietà; ma viene arrestato a Chicago una sera in cui si presenta particolarmente "drogato". Muore nel 1966 a 40 anni, in conseguenza di una dose troppo forte d'eroina.