I tre fratelli genovesi Pittaluga alla morte dello zio di Buenos Aires ricevono in eredità un cospicuo patrimonio: il denaro andrà a chi dei tre avrà un figlio maschio.
Faustin Caviglia ha un problema che lo tormenta: il genero Giulio, morto suicida e venerato dalle donne di famiglia. Fino a quando Carlino, nipote di Faustin, rivelerà i segreti del defunti.
Steva è un pover'uomo vessato dalla moglie Giggia, concentrato di perfidia e malignità, una vera e propria spalla per il protagonista.
Per Gildo Peregallo, impenitente bugiardo, "basta che una cosa sia detta una volta per diventare vera", in modo da correggere ingiustizie e squilibri dell'esistenza.
I "colpi di timone" sono quelli ricevuti dal capitano Giovanni Bevilacqua, piccolo armatore sindaco della Provveditoria Ligure, per mare.
E' uno dei migliori successi di Gilberto Govi in cui l'attore dà vita a un personaggio da antologia, Felice Pastorino.