Scesa dal traghetto proveniente dall'Irlanda, Felicia, diciassette anni, sta cercando Johnny, il ragazzo di cui è innamorata emigrato, a suo dire, in Inghilterra per fare l'operaio in una fabbrica di falciatrici da giardino. Felicia non ha l'indirizzo e non conosce il nome della fabbrica. Alla fine della giornata, Hilditch, corpulento scapolo di mezza età, esce dalla piccola azienda dove è responsabile della mensa, incontra Felicia, le dà qualche suggerimento. Il giorno dopo la vede di nuovo e le offre un passaggio in una cittadina vicina dove potrebbe esserci una fabbrica di falciatrici. Aggiunge che lui doveva comunque andare lì, per fare visita alla moglie ricoverata nell'ospedale locale. Mentre alcuni flashback raccontano sia il rapporto tra Felicia e Johnny, duramente ostacolato dal padre di lei soprattutto dopo l'annuncio che era incinta, sia l'infanzia di Hilditch, Felicia, dopo la nuova inutile ricerca, accetta di andare a casa dell'uomo ma poi, intimorita, si allontana in fretta. Rimasto solo, Hilditch si mette a guardare una videocassetta della sua nutrita collezione: ci sono tutte le ragazze sole che lui ha abbordato e filmato. Il giorno dopo Felicia, trovatasi senza soldi (rubati dall'uomo), è costretta a tornare da Hilditch. Questi le dice che la moglie nel frattempo è morta, Felicia crede al suo dolore, si fida di lui e si lascia convincere ad abortire, essendo ormai svanita la speranza di ritrovare Johnny. Dopo l'operazione, l'uomo la imbottisce di sonnifero, le rivela di essere un serial-killer, va in giardino a scavare una fossa. Qui una missionaria giamaicana lo mette di fronte alla necessità di convertirsi alla 'verità'. Hilditch ha un imprevisto crollo psicologico. Rientra in casa, libera Felicia e poi si impicca. Felicia resta solo con il ricordo di un'esperienza che le lascia un ricordo indelebile.