In punto di morte, il re d'Egitto Amenophis III dispone che il figlio, una volta tornato da lontane guerre e succedutogli al trono, sposi Tanith, figlia del Gran Sacerdote. La fanciulla ama uno scultore, Tumos, ma si rassegna al proprio destino per timore che l'amato subisca le conseguenze d'una sua ripulsa. Tumos, dal canto suo, è profondamente addolorato dalla decisione di Tanith, che egli crede dettata da una cinica ambizione, e cerca - ma invano - di dimenticare la fanciulla, con l'affetto che per lui nutre una giovane zingara, Merith. Chiamato dal nuovo faraone perché scolpisca nel marmo il volto della nuova regina, Tumos viene a sapere da lei le minacce con le quali ella è stata costretta al regale matrimonio. L'amore fra i due divampa di nuovo irresistibile, tanto da deciderli a fuggire insieme. Intanto il Gran Sacerdote trama ai danni del Faraone, poiché questi intende abbracciare una nuova religione d'origine caldea. Il pericolo gravissimo che corre il Faraone induce Tanith a preporre il dovere di regina ai propri sentimenti. Dopo gravi disordini, durante i quali il Faraone muore, mentre Tumos corre a richiamare nella capitale le truppe del generale Mareb, fedele alla dinastia, Tanith fronteggia con pochi uomini fidati i sicari del Gran Sacerdote. Nell'ultima battaglia, il Gran Sacerdote verrà ucciso da Merith, dopo aver colpito Tumos, che cadrà fra le braccia della sua regina.