A Ho Chi Min nel Vietnam un "Giovane" diciottenne con un triciclo lavora duramente agli ordini della "Padrona", che ha un figlio della sua età handicappato. I suoi genitori sono morti e lui vive con il nonno e due sorelle in un quartiere povero. Un giorno, però, gli rubano il triciclo, e lo lasciano tramortito, in mezzo alla strada. Per ripagare il triciclo il "Giovane", privo di denaro, viene a poco a poco irretito nella banda del "Poeta", al soldo della "Padrona". Costui ha un gruppo di prostitute, e la sua preferita è la "Sorella" del "Giovane", che si presta a malincuore ai giochi erotici di laidi personaggi, che hanno però l'obbligo di non deflorarla. Il boia della banda, che ha sgozzato un uomo davanti al "Giovane" per temprarlo e gli ha regalato il suo coltello, ben presto gli mostra come si maneggia il mitra. Il "Giovane" si sente forte: dà fuoco ad un magazzino; sfugge alla polizia; trasporta droga; arriva persino a vendicarsi del ladro che gli ha rubato il triciclo, accecandolo. Poiché un cliente ha stuprato la "Sorella" il "Poeta" lo accoltella barbaramente e poi, sconvolto, dà fuoco alla casa e perisce nell'incendio; anche il "Giovane", disperato perchè la "Padrona" non vuole lasciarlo libero, vuole suicidarsi: prende degli psichedelici, si cosparge di vernice blu, tenta di soffocarsi. Improvvisamente il figlio della "Padrona" viene investito e muore: la donna, commossa, decide di ridare al "Giovane" la libertà e l'antico lavoro.