Stanislao Prévine, giovane sociologo, avvia un suo saggio sulla criminalità femminile intervistando Camilla, che bambina, provocò proditoriamente la morte del padre, manesco e ubriacone. Ma qualcosa la portò in riformatorio per qualche tempo, fino a quando riuscì a fuggire, rifugiandosi nell'abitazione di Clovis Briss, dal quale si fece sposare. Adesso, oltre che con Clovis, ha rapporti amorosi col cantante Sam Golden, col derattizzatore Arthur e con l'avvocato Murene. Quando scopre che quest'ultimo le ha fatto firmare, con inganno, una confessione di adulterio, decide di eliminarlo, insieme col marito (geloso e beone), mediante asfissia, nella casa di Arthur. Ma questi li salva, e poi, preda di una crisi, si dà la morte, dopo che Camilla gli ha lasciato credere che si sarebbe suicidata con lui: incriminata per omicidio, è lo stesso Stanislao, ormai innamorato di lei, a tirarla fuori dai guai. Sarà sempre Stanislao, poi a scontare la pena per l'uccisione di Clovis, compiuta dalla donna. E a nulla varrà il tentativo dell'ingenuo sociologo - resosi finalmente contro d'essere stato raggirato - per far finire in prigione pure Camilla, colpevole anche d'un secondo delitto (l'assassinio della suocera): le prove di questo crimine saranno rese innocue dall'avvocato di Stanisalo, divenuto nel frattempo amico di Camilla.