Sposatasi giovanissima, dopo tre anni e sette mesi Laura Burney continua a vivere malissimo. Il marito Martin è uno psicopatico e a suo dire non si lasceranno mai, vivendo nella splendida e isolata villa sulla spiaggia. Martin alterna ricchi doni e gelosie infondate, botte autentiche e brutalità. Una notte in cui i due sono in barca con un tale da poco conosciuto, durante un improvviso uragano che rende ardua la manovra della vela, Laura si getta in acqua, e scompare. Il marito ulula e si infuria e deve adattarsi a darla per morta, mentre lei, arrivata nello Jowa, sentendosi finalmente libera, affitta un grazioso cottage, e frequenta corsi di teatro in un Istituto universitario, ricambiando di simpatia e poi di amore Ben Woodward, un giovane professore il quale, malgrado i silenzi e le reticenze della donna, sembra a lei attaccatissimo. Per Laura - ora si fa chiamare Sara - è una nuova vita, più lieta e normale. Ogni tanto, travestita per prudenza da giovanotto, va a trovare la madre cieca presso una casa di riposo per anziani. Ma Martin apprende per puro caso (una ex-amica della moglie) che Laura andava un tempo in piscina (mentre a lui aveva detto che non sapeva nuotare, detestando l'acqua) e subodora qualcosa. Egli si lancia così in una caccia sfrenata, ansioso di vendetta e di rivincita: scopre l'asilo della suocera; si spaccia per agente di polizia e si fa dare l'indirizzo del college; infine individua la casa di Laura e lei stessa, avendo il sangue agli occhi quando la vede viva e spensierata con Ben sull'ottovolante di un Luna Park. Deciso a tutto, Martin penetra una sera nel cottage: dopo una colluttazione con Ben che ha la peggio e resta svenuto sul pavimento affronta Laura, che nell'alterco riesce a prendere la pistola di Martin. Questi con un invito provocatorio, sfida Laura a telefonare alla polizia. Costei al telefono esclama: "ho ucciso un estraneo penetrato minaccioso in casa"; poi freddamente spara al marito.