Crimini è un progetto che coinvolge otto grandi scrittori, chiamati a trasporre in otto film di 100 minuti l'estrema diversità, e il fascino, delle realtà locali italiane. Troppi equivoci (Adrea Camilleri) Palermo è riscaldata dal sole il giorno in cui Bruno Costa incontra Anna Zanchi e s'innamora perdutamente di lei. Lui è un tecnico dei telefoni, ma un po' diverso dai suoi colleghi. Ama i libri, la musica, il cinema, ha un suo mondo privato fatto di creatività. Anna, una traduttrice impiantata a Palermo, gli apre la porta, lui la guarda e prima ancora che la linea telefonica di Anna sia riparata, fra i due scocca la scintilla. Passano due giorni incantati cercando di conoscersi e di dare un nome a quello che si è appena acceso fra di loro. Sono a cena, in un ristorante. E' la terza volta che il cameriere si aggira per i tavoli con il cellulare riservato alle chiamate per i clienti cercando il signor Bruno Zanchi. Bruno afferra il telefono, un po' per scherzo un po' divertito dalla strana omonimia dello sconosciuto con il suo nome e il cognome di Anna. La mattina dopo Bruno lascia Anna addormentata sapendo che la rivedrà più tardi, per andare a pranzo fuori. Ma mentre Bruno non c'è un uomo vestito di grigio entra nel palazzo, con una scusa irrompe nell'appartamento di Anna e, dopo averla interrogata per sapere dov'è Bruno, la uccide barbaramente. E' così che inizia l'incubo di Bruno. Tornando a casa di Anna trova il cadavere della donna, di quella che per lui è già la sua donna, e l'uomo a quel punto si scatena in una feroce caccia ai colpevoli che lo porterà a bruciare sul tempo la polizia e a intessere un sottile gioco psicologico con un boss mafioso. Bruno vuole l'assassino di Anna, lo vuole per ucciderlo così come lui ha ucciso la sua donna. Ma nella resa dei conti finale si renderà conto che non è un assassino e consegnerà i colpevoli alle autorità.