Storia della vita di Huo Yuanja di Shangai, grande campione e grande maestro di arti marziali, cresciuto all'inizio del Novecento in una Cina avvilita da anni di sconfitte militari e di occupazioni straniere, assediata da un degrado senza precedenti. Il campione affrontò avversari assai temibili vincendo sempre gli incontri; fondò una scuola di arti marziali il cui motto era «corpo, mente, etica», tesa pure a ripristinare l'unità e l'orgoglio nazionale; diffuse il concetto che le arti marziali siano «l'arte di non combattere», che la loro essenza stia nella disciplina, nella correttezza, nella lealtà, e non nella violenza. Morì prematuramente, forse avvelenato da un medico o da un killer giapponese.