Agli inizi del 1910 l'irascibile Domenico Rosi gestisce una trattoria ed è proprietario di vigneti e bestiame nella splendida campagna senese. Con lui i contadini debbono solo ubbidire e qualche massaia deve subire in silenzio le sue "attenzioni". E' però anche padre e padrone ottuso e violento perché tollera a fatica il figlio Pietro, che non lo aiuta, è pigro sui libri, è chiuso e probabilmente disadattato, protetto solo dalla dolce madre Anna. Pietro conosce Ghisola, una coetanea figlia di contadini...