Costruito nel 1883, il Chelsea Hotel, a New York, pietra miliare della cultura bohémien e luogo d'elezione di icone del calibro di Patti Smith, Tennessee Williams, Charles Bukowski, Andy Warhol, Bob Dylan e Mark Twain, è rimasto un edificio stabile e saldo all'interno di un panorama cittadino caratterizzato da un frenetico impulso di definizione e di rinnovamento. Approdo sicuro e tranquillo per grandi artisti e per la loro ispirazione, rischia però adesso di scomparire, sacrificato a meccanismi economici che non hanno memoria né riconoscenza. Abel Ferrara, dirigendo questo documentario con intelligenza, brio ed umorismo, tenta di raccontare passionalmente come spesso l'anima di una città non sia di proprietà esclusiva degli abitanti, ma soprattutto delle architetture; perché il Chelsea Hotel non è soltanto una costruzione: è un monumento.