Robert Traven, un sessantenne americano deluso da faccende familiari ed impegnatissimo "manager" di una grossa azienda aeronautica, torna a Napoli dopo quarant'anni per incontri di lavoro. Nel 1945, soldato della Quinta Armata, aveva avuto una breve relazione con una certa Maria Jasiello. Poichè Robert, intervistato dalla tv, è stato visto da tutta Napoli, si presenta a lui con grande manifestazioni di affetto Antonio, il fratello maggiore di Maria. Ma l'altro non lo riconosce, così come ha completamente dimenticato gli eventi del passato. Dopo un brusco colloquio tra Traven ed un modesto impiegato qual è Antonio, Robert incuriosito ricerca quest'ultimo, comincia a stabilire con lui un rapporto più cordiale e a ricostruire la sua passata giovinezza, finché torna a rivedere Maria, ormai sessantenne anche lei e, per di più, madre e nonna. Tutta la sua famiglia accoglie l'americano con rispetto e feste. A questo punto Robert apprende da Antonio che questi per ben un quarantennio ha scritto fantasiose lettere a Maria, firmandole naturalmente Robert e descrivendo la propria avventurosa vita di reporter in Vietnam, in Cile e in ogni altra parte del mondo. Poco a poco Antonio, sia per dare alla sorella la testimonianza di un ricordo perenne, sia per solleticare le proprie velleità di scrittore (nei ritagli di tempo - e sono molti - egli scrive sceneggiate, che poi interpreta in un teatrino popolare), è venuto creando nel tempo un favoloso personaggio, nel quale Robert non può certo identificarsi. Nei tre giorni che passa a Napoli e trascurando anche impegni ufficiali, Robert è sedotto dalla amicizia, bontà ed ammirazione che tutti gli dimostrano, rendendosi al contempo conto della aridità della propria vita. Con Antonio il legame si fa più saldo e Robert potrà provarlo, intervenendo di persona e salvando "in extremis" il figlio di lui, aspirante musicista e, per uno sgarro, minacciato di morte dalla camorra. Il cuore di Antonio, che ha cercato di proteggere il figlio, non resiste alla emozione e, già colpito al capo da uno dei malavitosi, l'uomo muore improvvisamente sulla gettata davanti a Chiaia, nel momento in cui Robert si è allontanato per comprare dei taralli. Sconvolto, l'americano si recherà poi a casa Jasiello, dove tutta la famiglia è a tavola, mentre nella camera adiacente giace il corpo di Antonio. E, mentre i maccheroni fumanti attendono di essere gustati, tutti guardano in silenzio l'orologio di casa: già due volte durante la sua esistenza Antonio era stato dato per morto e poi, alle ore 13, aveva ripreso vita. Bisogna sperare che anche questa volta sia così e per primo lo spera Robert Traven, che per quell'amico ritrovato ha trascurato affari, perduto un aereo e staccato un assegno, ma soprattutto scoperto se stesso e che ora confida, con speranza tutta napoletana, nel terzo miracolo della serie.