Alberto è un medico della mutua, separato da 10 anni, la figlia quindicenne è la sua vera ragione di vita, la sua gioia. Per questo Alberto è alquanto ossessivo e apprensivo. Un giorno, per caso, apre il suo diario e scopre qualcosa che non avrebbe voluto e dovuto sapere. L'adolescente figlia, istigata da un'amica scaltra, s'è decisa a perdere la verginità. Alberto trasecola, impallidisce, barcolla, si perde. Per affrontare la questione, non potendo contare sulla complicità dell'ex moglie, approfittando del suo compleanno, invita la figlia a cena fuori, coinvolgendo una sua amica ginecologa. Una cena-trappola per dissuadere la ragazza. La cena si trasforma però in un involontario rito collettivo perché altri personaggi vi si aggiungono, ognuno dicendo la sua e raccontando, su richiesta della giovane ragazza, la loro prima volta. Così il marito simpatico della ginecologa, così la psicologa che lavora con Alberto, giovane e illuminata, capitata per caso nello stesso ristorante. Ecco, dunque, che inizia una carrellata vintage di ricordi più o meno divertenti: la prima volta di ognuno di loro. La serata non è andata come pensava Alberto, ma qualcosa è accaduto a variare il corso degli eventi.