Mahu, Roland, Geo, Vosselin e Gaspard, detenuti per reati comuni, decidono di sottrarsi al processo tentando l'evasione. Avendo perforato il pavimento della cella, alcuni di loro scendono la notte, a turno, nei sotterranei, mentre gli altri tengono a bada i guardiani. Attraverso altre perforazioni giungono ad un pozzo che li conduce alla fogna che passa sotto il carcere. La libertà non è più lontana, quando il direttore del carcere, avendo avuto sentore dell'insolito affaccendarsi dei detenuti, interroga Gaspard e lo induce a rivelargli il piano di evasione. Vengono prese le opportune misure: le speranze dei prigionieri sono di colpo annullate.